Gas naturale domestico, com’è fatto?
Gas metano e GPL sono i combustibili più utilizzati in ambito domestico, impiegati per il riscaldamento, la
produzione di acqua sanitaria e l’alimentazione delle cucine a gas. Entrambi sono gas puliti a basse
emissioni, hanno un costo contenuto e possono essere acquistati sul mercato libero.
In Italia, il gas naturale che ci arriva nelle case è composto da metano per una percentuale compresa
all’incirca fra l’83 e il 99%, mentre la parte restante è composta in prevalenza da altri idrocarburi (etano,
propano, butano). Viene inoltre aggiunta sempre una sostanza odorizzante per permettere di rilevare le
fughe di gas, ma si tratta di soli 15-30 mg/mc.
Pertanto, la combustione di un metro cubo del gas naturale che arriva nelle nostre case produce in teoria
10,6 kWh – l’energia termica prodotta dalla combustione del metano – ma in realtà il valore preciso della
resa energetica varia da distributore a distributore, in quanto dipende dalla composizione chimica del gas
fornito. La legge stabilisce quali debbano essere le percentuali dei vari gas affinché il gas naturale possa
essere commercializzato. Il gas naturale, infatti, nei giacimenti presenti in natura è una miscela di
idrocarburi gassosi il cui componente principale è il metano (CH4), ma può contenere idrocarburi più
pesanti come l’etano, il propano e il butano.